Presentazione squadre 2017: Sky
La Sky è sicuramente una delle squadre più importanti dell’intero WorldTour. La formazione britannica è una squadra completa in grado di vincere su tutti i tipi di terreno. Non solo le corse a tappe, dove il pensiero va ovviamente al Tour de France visto che ha vinto 4 delle ultime 5 edizioni della Grande Boucle, ma anche nelle classiche sul pavé ed in quelle delle Ardenne senza trascurare cronometro e volate. Una squadra che si è ulteriormente rafforzata quest’anno, sia con giovani promesse che corridori già esperti, per cercare di essere sempre più protagonista negli ordini d’arrivo.
GLI UOMINI PIU’ ATTESI
Pensando alla Sky il primo nome che viene in mente ovviamente è quello di Chris Froome. Il keniano bianco si è dimostrato negli ultimi anni il re del Tour de France ed in questo 2017 andrà alla ricerca del poker. Il leader della Sky l’anno scorso ha sorpreso alla Grande Boucle visto che non ha vinto alla sua solita maniera, attaccando sulla prima salita e facendo il vuoto alle sue spalle così poi da poter controllare la corsa, ma prendendosi dei rischi in discesa e con i ventagli in quelli che erano considerati i suoi punti deboli. Al suo fianco avrà sicuramente una squadra molto forte pronta a supportarlo nel migliore dei modi. Basta pensare a Sergio Henao o Wout Poels che in quasi tutte le altre squadre sarebbero capitani indiscussi mentre alla Sky si trovano “costretti” ad un ruolo secondario, lavorando per il capitano. I due però avranno anche le loro possibilità personali in alcune corse di una settimana e soprattutto nelle classiche delle Ardenne dove hanno già dimostrato in più occasioni il loro valore, tanto che Poels l’anno scorso si è imposto alla Liegi.
Classiche delle Ardenne dove spera di rilanciarsi poi anche Michal Kwiatkowski che è reduce da una stagione abbastanza negativa, nonostante la vittoria alla E3 Harelbeke, e che ha deciso di mettere da parte le classiche sul pavé proprio per concentrarsi su Amstel, Freccia e Liegi. Rimanendo in tema Ardenne non bisogna dimenticare poi il nome di Diego Rosa che dopo l’esperienza alla Astana ha deciso di intrapendere questa nuova avventura. Il piemontese dovrà spesso lavorare per i propri capitani, ma avrà sicuramente alcune occasioni in cui mettersi in mostra come brevi corse a tappe oppure corse di un giorno come possono essere sicuramente le Ardenne. Se Rosa avrà comunque spesso libertà di fare la propria corsa lo stesso non si può dire per l’altro nuovo arrivo Kenny Elissonde. Il francese è stato ingaggiato per rafforzare il treno in salita della Sky e supportare nel migliore dei modi Froome, con il quale ha già stretto un buon feeling fin dai primi giorni di allenamento in Australia.
Se per il Tour de France le gerarchie sono ben delineate lo stesso non si può dire per il Giro d’Italia. Al via della Corsa Rosa sono due i potenziali leader della squadra: Mikel Landa e Geraint Thomas. Il primo vuole riscattarsi nella Corsa Rosa dopo il ritiro anticipato dell’anno scorso e tornare quello scalatore che nel 2015 salì sul podio finale. L’incognita maggiore per il basco però è legata alla cronometro finale, da sempre il suo tallone d’Achille, e proprio in quest’ottica potrebbe esser importante la doppia carta con Thomas. Il gallese non ha mai affrontato una corsa di tre settimane con il ruolo di capitano, ma quest’anno ha deciso di testarsi anche per capire le sue possibilità future. Le certezze per Thomas si chiamano le corse a tappe di una settimana e soprattutto le classiche sul pavé. Nelle classiche del nord dovrà dividere il ruolo di capitano, così come accaduto anche l’anno scorso, con altri due corridori che hanno già dimostrato il loro valore in questo tipo di corse come Ian Stannard e Luke Rowe. Al loro fianco poi potranno crescere giovani talenti che già l’anno scorso hanno dimostrato di sapersi ben comporatare in questo tipo di corse come Salvatore Puccio e Gianni Moscon. Entrambi in questo 2017 sono chiamati ad un ulteriore salto di qualità ed in particolar modo c’è grande attesa per Moscon che al primo anno fra i professionisti ha già dimostrato di essere uno degli italiani più promettenti. Il trentino quest’anno vuole alzare l’asticella e cercare qualche buon risultato personale nelle corse di un giorno, prima di fare l’esordio con ogni probabilità in un Grande Giro come la Vuelta a España. Altro giovane in rampa di lancio, anche se con caratteristiche diverse dai due azzurri, è Sebastian Henao. Il colombiano ha dimostrato in molte occasioni di avere ottime qualità quando la strada sale. A conferma di ciò anche il fatto che la squadra gli abbia dato fiducia fin dal primo anno che è arrivato visto che, nonostante abbia solo 23 anni, ha già partecipato per tre volte al Giro d’Italia portandolo sempre al termine. L’anno scorso il più piccolo degli Henao ha sfiorato la Top15 in classifica generale, piazzandosi anche al secondo posto nella classifica riservata ai migliori Under23. E proprio la maglia bianca sarà il grande obiettivo nella Corsa Rosa del colombiano per fare così il definitivo salto di qualità.
Anche nelle volate la squadra britannica è pronta a mettersi in mostra. Nonostante la partenza di Ben Swift la Sky può contare su due corridori di qualità come Danny Van Poppel e soprattutto Elia Viviani. Attenzione particolare andrà posta sull’italiano visto che per la prima volta nella sua carriera metterà da parte la pista per concentrarsi esclusivamente sulla strada. Il sogno si chiama Milano – Sanremo oltre ovviamente al Giro d’Italia dove il ritiro dell’anno scorso chiede vendetta. Il roster potrà poi contare su diversi corridori esperti, molti dei quali sarebbero capitani in altre squadre WT, pronti a supportare nel migliore dei modi i capitani come David Lopez, Mikel Nieve, maglia blu l’anno scorso al Giro, Peter Kennaugh, Ian Boswell, Philip Deignan, Beñat Intxausti, reduce da un 2016 da dimenticare dopo esser stato quasi sempre ai box per la mononucleosi, e Vasil Kiryienka. Quest’ultimo ha dimostrato in questi anni di saper lavorare alla perfezione per i prori capitani che continuiterà ad eseguire anche in questo 2017 nel quale però cercherà di ritornare a mettersi in mostra anche nelle cronometro.
LE GIOVANI PROMESSE
La squadra britannica però da sempre punta anche su giovani talenti da lanciare nel mondo del professionismo. Lo ha fatto l’anno scorso con Moscon e lo farà anche quest’anno con tre dei più promettenti Under23 in circolazione: Owain Doull, Jonathan Dibben e Tao Geoghegan Hart. Tre giovani britannici che hanno ottenuto ottimi risultati nelle categorie giovanli ed ora sono pronti a dimostrare le loro qualità anche fra i professionisti. Dibben e Geoghegan Hart hanno già fatto il loro esordio con la squadra al Challenge Mallorca, Doull doveva esordire al Down Under ma è stato fermato dall’appendicite, piazzandosi subito visto che il primo è arrivato sesto al Trofeo Porreres mentre il secondo ha concluso in quarta posizione il Trofeo Serra de Tramuntana.
IL ROSTER
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